Raccontando - 18/07/2018 inserita da A.P.S.

PERCORSI DI VITA

Ho scelto una casa speciale, con una bellissima corte e questo mi ha aiutato a superare i primi anni in cui son rimasta sola ... la corte mi ha fatto sentire un po’ protetta ... parte di un gruppo.

 

Nei miei percorsi di vita mi accompagna spesso uno scritto di Italo Calvino che in sostanza dice che l’inferno per noi viventi è già qui sulla terra, ogni giorno, e l’unico modo per non diventarne parte è dare spazio alle cose e alle persone che per noi non sono inferno e farle crescere nella nostra vita (Le città invisibili- Italo Calvino); io fin dall’età adulta ne ho fatto un po’ la mia guida.

Ed è con questo spirito ad esempio che ho scelto la casa dove vivere; ho cercato una soluzione diversa dal solito affitto, dal solito mutuo talora angosciante. Mi sono iscritta all’età di vent’anni circa alla lista alloggi della nostra Cooperativa; ho aspettato alcuni anni e nel 2003 ho finalmente raggiunto il posto utile in graduatoria; era il momento giusto perché avevo necessità di tornare in zona Niguarda dopo aver abitato tra Città Studi e Navigli.

Ho scelto una casa speciale, con una bellissima corte e questo mi ha aiutato a superare i primi anni in cui son rimasta sola con un bambino; la corte mi ha fatto sentire un po’ protetta e un po’ meno sola; ho coinvolto e contagiato di entusiasmo anche una mia amica e così anche lei ha fatto la mia stessa scelta e ora viviamo vicine; poi ho avuto dei problemi nella corte a causa di quel bambino che, crescendo, era diventato un adolescente che aveva scambiato la corte per un centro sociale occupato.

Come in tutti i contesti abitativi, a volte ho avuto malintesi o incomprensioni e anche scontri con alcuni vicini ma alla fine, per fortuna, fino ad ora, ha vinto il tentativo di dialogo e comprensione; alcuni tra i miei vicini di corte mi hanno aiutato e sostenuto; la Cooperativa, mi ha aiutato a capire, a mediare, a trovare soluzioni; con alcuni soci ho potuto condividere per alcuni anni le attività socializzanti del Quartiere; ho cambiato appartamento per poter avere una stanza in più pur rimanendo nella stessa corte, una fortuna!

Nei vari percorsi, quando è stato necessario, ho sempre potuto incontrare il Presidente in carica senza problemi ed è stata sempre un bella opportunità di confronto.

Nella mia casa non mi sono mai sentita un’affittuaria, nemmeno una proprietaria con problemi di mutuo o comunque sola con la mia proprietà; io mi sono sentita parte di un gruppo e questo mi ha dato sostegno materiale con la casa, morale con la partecipazione e ho provato a trasmettere tutto questo anche ai miei colleghi e amici, a chi spesso vedeva solo inferno intorno a se’.

Calvino diceva anche che è difficile distinguere l’inferno da ciò che non lo è, ma io ci ho provato e in questo ho trovato la Cooperativa in cui vivo e ho dato spazio a persone e a cose che mi hanno insegnato a non diventare parte di ciò che ci affligge e che non funziona. Provate con Calvino (al quale, magari non proprio per caso, era intitolato un vicino Circolo Culturale), provate nel modo più giusto per voi, ma provate a cercare realtà che funzionano e che meritano di avere spazio e riscontri positivi. Proviamo ad andare oltre alle lamentele per tutto quello che non va, cerchiamo anche quello che va bene e raccontiamocelo.

 

Una socia.

 

 

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